Che cos’è l’IVG?
L’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) è un aborto procurato: tramite un intervento sanitario, di tipo chirurgico o farmacologico, si pone fine in utero alla vita del bambino concepito. La legge italiana regola questo ambito con la legge 194/78.
Che cosa prevede la legge 194/78?
La legge 194/78 prevede innanzitutto che la donna possa legalmente abortire entro i primi 90 gg dal concepimento dietro rilascio di certificato medico da consultorio o da medico curante. Permette poi l’aborto anche nel secondo trimestre di gravidanza se vi sono ragioni di grave pericolo per la salute psichica o fisica della madre.
Perché il termine di 90 giorni?
E’ un termine arbitrario. Non c’è alcun salto nello sviluppo dell’embrione prima e dopo i 90 giorni, se non il normale costante progresso della crescita. E’ sci scientificamente evidente che non c’è differenza di alcun tipo tra l’embrione prima e dopo il termine di 90 giorni.
Molti aborti si eseguono ben prima del termine, tra le 5 e le 10 settimane
A 5 settimane l’embrione è come nella foto qui a sinistra
Iniziano a formarsi il cuore, gli occhi, le prime strutture cerebrali, il fegato, gli abbozzi dell’orecchio esterno, dell’esofago, dello stomaco, dei genitali esterni e della tiroide. L’embrione misura 3 mm.
Questo invece è un embrione di 10 settimane :
Iniziano a svilupparsi le ossa i muscoli i nervi e i grossi vasi. Si possono distinguere gli abbozzi del naso delle orecchie e delle mandibole. Si formano le prime gemme dentali. L’embrione misura circa 3 cm e pesa 2 grammi.
Quando una donna si accorge di essere incinta perché in ritardo con le mestruazioni, il suo bimbo com’è?
Se il ciclo di una donna è di 28 giorni, la fecondazione ha luogo circa il 14° giorno del suo ciclo (vedi immagine qui a lato), quindi quando si accorge di avere un ritardo, il bimbo ha di fatto già 14 giorni.
A 21 giorni il suo cuore comincerà a battere.
Come avviene un aborto?
l metodo abitualmente utilizzato per I’IVG prevede che il feto venga smembrato per aspirazione, mentre la madre è sotto anestesia. In alcuni ospedali viene praticato anche l’aborto farmacologico.
Che cos’è l’aborto farmacologico?
Un aborto che avviene non per via chirurgica ma tramite l’assunzione di farmaci che provocano l’espulsione del feto. Da alcuni anni è possibile abortire in alcune strutture assumendo la pillola RU486 (mifepristone), che rende la mucosa uterina non idonea alla sopravvivenza dell’embrione già impiantato e provoca, quindi, un aborto.
E’ vero che l’aborto farmacologico è in sé una procedura meno traumatica e mano rischiosa?
L’aborto procurato, comunque si pratichi , è un evento drammatico e carico di conseguenze psichiche, quando non fisiche, per ogni donna.
Tuttavia con l’aborto farmacologico la donna si trova a dover affrontare una procedura che può essere fisicamente dolorosa, durare più giorni, portarla ad assistere di fatto all’espulsione dell’embrione. Nonostante la normativa preveda che la procedura avvenga in ospedale, la donna spesso è invitata a firmare le dimissioni dopo l’assunzione dei farmaci, per tornare poi per un controllo, e questo aggrava i rischi, oltre alla solitudine.
Sono da evidenziare in particolare decessi materni dovuti all’assunzione dei farmaci: sono 27 nel mondo i decessi accertati in seguito di assunzione del farmaco a scopo abortivo. La mortalità per aborto farmacologico è di 1:100.000, cioè dieci volte superiore a quella con il metodo chirurgico (0,1:100.000) per aborti effettuati nello stesso periodo di gestazione.
L’embrione o il feto sono sensibili al dolore?
Sì. Oggi sappiamo che il feto comincia a percepire il dolore a partire dal secondo trimestre della gravidanza. Alcuni stati degli Stati Uniti hanno approvato norme legislative sul dolore fetale, in base alle quali è richiesta l’anestesia per il feto prima dell’aborto.
Vorrei chiedere aiuto prima di abortire, ma ho paura che mi condizionino.
Se vuoi essere libera di scegliere, devi conoscere tutte le possibilità a tua disposizione. Una è eliminare un figlio. L’altra eliminare le difficoltà.
Nei Centri di Aiuto alla Vita trovi persone disposte ad ascoltarti, per aiutarti a superare i problemi che ti hanno portato a pensare all’aborto. Molte volontarie sono passate a loro volta per l’esperienza dolorosissima dell’aborto, e per questo cercano ora di evitare questo dramma ad altre donne. Certamente Nessuno ti costringerà a fare nulla.
Quando inizia le vita umana?
Una nuova vita umana inizia quando l’informazione genetica proveniente dallo sperma del padre si combina con l’informazione genetica dell’ovulo della madre (cellula uovo). Nel momento in cui la fecondazione si completa, cioè appena lo spermatozoo penetra all’interno della cellula uovo, un nuovo essere umano inizia la sua vita.
In che momento si determina il sesso dell’embrione?
Da subito, sin dalla prima cellula
Il patrimonio genetico specifico della persona, e quindi anche il suo sesso, si determina nel momento in cui il DNA materno e quello paterno si fondono, al momento della fecondazione.
La mia situazione è di tale gravità che non posso in nessun modo crescere un bambino, come posso fare?
La legge italiana permette di partorire in anonimato in ospedale. Puoi dare alla luce tuo figlio e non riconoscerlo, lasciandolo in ospedale, senza conseguenze legali. Verrà tempestivamente dato in adozione.
Una volta avviato l’iter per l’interruzione di gravidanza, posso cambiare idea?
Puoi cambiare idea fino all’ultimo momento, anche quando sei già sul lettino operatorio. Nessuno può negarti questa libertà. Anche se sei minorenne, nessuno ha la potestà di costringerti ad abortire se non vuoi.
Se l’embrione dipende completamente dalla madre, è comunque un essere umano?
Sì. Come ogni altro essere vivente, l’embrione ha bisogno di un ambiente adatto per crescere. Noi tutti siamo dipendenti, in ogni stadio della vita umana. Tutti abbiamo bisogno di nutrimento e di ossigeno. Qualcuno può sopravvivere nudo al Polo Sud? Questo non ci rende più o meno esseri umani. La dipendenza, per quanto estesa, non cambia per nulla la nostra natura.
Il fatto che sia ospitato e nutrito dal corpo materno non fa del bambino nell’utero una parte del corpo della madre. Egli è differente da lei in ogni sua cellula.